Al Mario da Palazzago
” ‘Avanti Alpini, avanti!’ : imbracciando un fucile mitragliatore il sottotenente Giuliano Slataper ci precedeva correndo su pel pendio di Arnautowo, verso i Russi appostati in cima… un colpo di mitraglia lo falciò, proprio vicino a me. Morì gridando: “Viva gli Alpini! Viva l’Italia!”. Decine di miei compagni morirono nella stessa azione, ma i Russi dovettero infine lasciarci passare, verso casa. ” (Slataper fu decorato di Medaglia d’Oro alla memoria)
“In Ritirata feci parte per molti giorni di un terzetto di alpini: eravamo io, un Alpino di Como ed un barbiere. Il Comasco era ferito ad un braccio ormai da molti giorni, e stava impazzendo dal dolore, per cui ci chiese aiuto. Allora io e l’altro Alpino ci facemmo coraggio: mentre io tenevo fermo il ferito, il barbiere, con uno dei suoi rasoi gli recise completamente l’avambraccio ferito, ovviamente senza alcuna anestesia. Uno dei tantissimi episodi pazzeschi di quei giorni pazzeschi … Dopo la guerra invano cercai notizie del mutilato: non l’ho mai più visto.”