Nisio da Roncola

Nisio da Roncola

“Quando il treno che ci riportava dalla spietata prigionia tedesca si fermò al Brennero, scendemmo tutti, inginocchiandoci piangenti a baciare la terra di quella patria che avevamo disperato di non poter rivedere mai più.”

“Alpino di leva in AltoAdige, qui fui catturato dai Tedeschi, e spedito prigionero in un loro lager in Germania. Di là ci facevano uscire ogni giorno per sgomberare le macerie delle città tedesche disintegrate dai bombardamenti alleati. Un giorno fra le macerie trovai un bottiglia di birra e la nascosi sotto la giubba. Quando le guardie me la trovarono addosso mi riempirono di botte e mi spedirono in una compagnia disciplina: qui ogni giorno, denutriti ma con uno zaino di sabbia in spalla, dovevamo fare delle flessioni davanti ai soldati tedeschi, e chi non ce la faceva era frustato duramente. Io sopravvissi a quelle settimane durissime, ma molti miei compagni non furon così fortunati…”